Una donna italiana di 60 anni, che lavorava come amministratore di sostegno per anziani, è stata arrestata dalla Polizia di Vicenza. La sua condanna definitiva è seguita alle denunce dei familiari delle vittime, che avevano notato la scomparsa di denaro.
L’indagine ha rivelato che la donna, nel suo ruolo di amministratore di sostegno, si iscriveva a varie associazioni di volontariato in diverse città del nord Italia. Una volta ricevuto l’incarico dal tribunale, utilizzava il bancomat delle persone anziane che avrebbe dovuto proteggere per effettuare prelievi di denaro che tratteneva. Questi abusi sono avvenuti in diverse città, tra cui Trento, Trieste, Vicenza, Brescia, Padova, La Spezia e Mantova. La donna aveva collaborato anche con i servizi sociali del Comune di Vicenza per seguire la gestione abitativa degli anziani colpiti dal Alzheimer.
Alla fine, la donna è stata condannata a 4 anni e 6 mesi di reclusione per peculato. È stata trasferita alla casa circondariale di Montorio Veronese per scontare la sua pena. Questo caso solleva gravi preoccupazioni riguardo la protezione degli anziani e la fiducia riposta nelle figure di supporto come gli amministratori di sostegno.
Fonte: Vicenzatoday